Il difensore ex rossoverde, ceduto a gennaio alla Reggina, non ricorderà certo l’avventura a Terni tra le migliori dal punto di vista professionale
Dopo un’annata disastrosa, terminata con la retrocessione in Serie C e con una delle difese più battute del campionato, la Ternana aveva fatto tabula rasa nel reparto arretrato. L’unico supersite che si ripresenta ai nastri di partenza è Daniele Gasparetto, sempre sul ciglio della porta con la valigia pronta, ma alla fine rimasto soprattutto per volontà del mister De Canio.
USATO SICURO. Con una situazione del tutto nuova e con qualcuno fuori forma, il tecnico si affida all’ex Spal nelle prime due partite, nelle quali arrivano due pareggi, che poi risiede comodamente in panchina. Gioca titolare nella trasferta di Fano, dove la Ternana non subisce gol, anche se il difensore rischia su un episodio dubbio in area rossoverde. Torna di nuovo in campo dopo un paio di mesi, “sfruttando” l’allontanamento momentaneo di Diakitè, nella doppia sfida ravvicinata Ravenna-Teramo, nelle quali le Fere tornano sconfitte 3-2 dall romagna, ma superano 2-1 gli abruzzesi in casa.
L’ADDIO. Alla fine la voglia di andare a giocare lo spinge via da Terni, direzione Reggio Calabria. Si congeda dalla maglia rossoverde con l’ennesima, pesante sconfitta casalinga contro la Vis Pesaro e prima della chiusura del mercato lascia la Ternana dopo un anno e mezzo di sole delusioni sportive. Encomiabile dal punto di vista caratteriale e della professionalità, ha accettato di restare in estate pur sapendo di non essere un titolare. In questa stagione sono 12 le presenze (Coppa Italia compresa), di cui 8 da titolare e 4 ingressi a partita in corso, per un totale di 778 minuti giocati.