Simbolo del fallimento della stagione rossoverde, l’attaccante brindisino ha ancora un anno di contratto con la società. Cronaca di un campionato a tinte scure
Daniele Vantaggiato è inevitabilmente uno dei simboli della stagione fallimentare della Ternana. Il “Toro” di Brindisi, classe 1984, doveva essere il diamante dell’attacco rossoverde, viste le 19 reti segnate l’anno scorso a Livorno, che avevano contribuito a riportare in B i labronici e invece chiude il conto in rosso, con appena 3 gol segnati e tanta panchina.
Difficile dire se si sia più trattato di un amore mai sbocciato, di uno scarso feeling con i tecnici o altro. Certo è parso evidente che a non aver funzionato è prima di tutto la condizione fisica. Vantaggiato non è mai veramente entrato in forma e questo ha sicuramente contribuito col tempo a spingere i vari allenatori che si sono succeduti a lasciarlo in panchina, dove si è progressivamente intristito, anche vedendo come il compagno di reparto Marilungo, sopratutto nel girone di andata, lasciava il segno.
MAI COMPLETO. Per dare una idea della stagione, basti un dato: Vantaggiato gioca la prima partita intera, dall’inizio alla fine, alla sedicesima giornata (l’undicesima per la Ternana): è il turno serale a Bolzano, contro il Sudtirol e Vantaggiato sbaglia il rigore del 2-2, dopo aver centrato un palo nel primo tempo. Prima di allora, è spesso nell’undici iniziale ma De Canio lo toglie quasi sempre. Il primo gol stagionale era arrivato al Liberati, nel derby col Gubbio: è un tiro molto potente dall’altezza del dischetto che piega le mani a Marchegiani e termina in rete.
L’utilizzo pieno a Bolzano arrivava dopo un turno, quello dell’8 dicembre, nel quale si era guadagnato gli onori delle cronache per lo spettacolare gol in rovesciata segnato alla Fermana davanti alle telecamere di Sky. Ai microfoni dei cronisti, dopo la partita, dice: “Non so cosa farò a Gennaio, non so se resto”. Il segnale di un malessere, ma anche un messaggio a De Canio, a cui appunto il tecnico rispose schierandolo per tutta la partita nel match seguente e anche in quello dopo in casa con la Giana Erminio.
CAMBIO. Solo pochi minuti nelle ultime due gare del girone di andata. Cambia il tecnico, arriva Calori, non migliorano le cose: sei partite compreso il bis col Rimini, sempre titolare, ma con tre sostituzioni. Nessun gol e prove sempre più grigie.
GALLO. Sotto la gestione Gallo, non va meglio, anzi. Vantaggiato segna il gol del pareggio contro la capolista Pordenone (a tre mesi e mezzo dall’ultimo gol), ma il suo rendimento e la sua condizione continuano ad essere sotto le attese. A Fermo ha nei piedi il rigore della vittoria, ma lo calcia malissimo e se lo fa parare. Quando poi, in vista delle ultime due delicate gare di campionato nelle quali la Ternana si gioca la salvezza, il tecnico decide di portare la squadra in ritiro a Roma, arriva la sorpresa: Vantaggiato non è convocato per la gara col Ravenna. Scelta tecnica, dice il tecnico ai cronisti: “Se io ritengo che non ci siano i presupposti per cui sia al massimo per darmi una mano faccio altre scelte”. E’ il segnale che il rapporto si è incrinato: a Teramo, infatti c’è, ma gioca gli ultimi 10 minuti.
I NUMERI. Per lui 32 presenze delle quali ben 19 da subentrato e un misero minutaggio: 1387 minuti. Vantaggiato ha ancora un anno di contratto con la Ternana e sarà uno dei dilemmi estivi. Nel frattempo, l’attaccante ha lasciato intendere che vorrebbe restare, per riscattarsi. La palla passa alla società, al tecnico Gallo e al ds Leone.
