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Gallo, le Fere e la seconda chance regalata dal destino

La parentesi di tanti anni fa da calciatore fu infelice. Ora, da allenatore, quel passato lo ha esorcizzato: “A Terni sto molto bene”.

Fabio Gallo, la Ternana e un legame travagliato e tormentato al quale, probabilmente, il destino ha voluto concerdere una seconda possibilità. Fabio Gallo giocatore che non legò mai con la piazza, andò via senza alcun rimpianto e instaurò un duello a distanza campo-spalti quando tornò da ex. Fabio Gallo allenatore che è tornato a Terni dopo tanti anni e pronto a dare dalla panchina a questi colori rossoverdi ciò che non riuscì a dare dal campo. Ha superato con disinvoltura lo scetticismo di gran parte della tifoseria derivante dei ricordi passati. Oggi è un allenatore al quale la Terni sportiva dà fiducia e al quale chiede di salvare una stagione fin qui troppo travagliata. Lui risponde, infatti, con il lavoro insieme alla squadra e con la grinta di chi vuole riportare qui i risultati e una vittoria che manca dal 27 dicembre.

UN RAPPORTO RITROVATO. Fabio Gallo parla della sua attuale parentesi ternana. E quando lo fa, gli si illumina il volto. “A Terni – confessa – sto molto bene. La mia esperienza qui da allenatore sta andando meglio di quella che fu l’esperienza da calciatore. Ma per questo, ci voleva pure poco”. Un’esperienza nella stagione 2001-2002, quando era stato acquistato per una Ternana con la quale Andrea Agostinelli, reduce dalla sua prima esaltante stagione, era pronto a puntare al salto di qualità e anche alla promozione in serie A. Finì con la retrocessione in serie C, quando nè Agostinelli e nè Gallo c’erano più. L’allenatore (di allora) venne sostituito da Claudio Tobia, a sua volta avvicendato con Bruno Bolchi. Gallo, invece, andò via a gennaio, per tarsferirsi a Como. Un addio travagliato, con un parte della piazza che criticava aspramente le sue prestazioni. Poi un ritorno ancora più travagliato, da ex, quando con la maglia del Treviso segnò un gol al Liberati e si rivolse con un gesto poco carino nei confonti dei tifosi che lo avevano beccato  fino a lì. Un gesto del quale tornò a parlare il giorno del suo ritorno da allenatore: “Allora, avevo 30 anni. Oggi ne ho quasi 50“. Concetto ribadito anche adesso, dicendo con un sorriso: “Ero stato anche scemo, allora“. Adesso, da allenatore, Fabio Gallo dice: “Io e i miei collaboratori, ci stiamo trovando benissimo. Posso dire che siamo contenti di come stiamo lavorando e di come ci stiamo trovando. Però, adesso dobbiamo pensare a far le cinque partite che mancano da qui alla fine del campionato

UN FUTURO ANCORA A TERNI? E per il futuro? Su una eventuale prosecuzione del suo rapporto con la società rossoverde? Ancora non si sbilancia, Fabio Gallo. Pe il futuro, c’è ancora tempo. Prima, il tecnico vuole concentrarsi su queste ultime cinque partite di campionato. Eppure, il presidente Stefano Bandecchi parla bene pubblicamente di lui e del direttore sportivo Luca Leone, palesando l’intenzione di proseguire proprio con loro. “Mi limito a dire – risponde Gallo  – che ho un bel rapporto. Non ho fatto capricci quando sono arrivato qui e non ne faccio ora. Sono una persona pratica. E la praticità mi dice che adesso ho queste cinque partite da preparare e da affrontare“.

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