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Il Palasport diventa una ‘grana’ e si tinge anche di rossoverde

Due progetti diversi, una gara in corso e uno scontro fra assessori. Nel mezzo i progetti della Ternana, il coordinamento club e non solo. Una vicenda che è solo agli inizi

La Ternana, i progetti della proprietà Unicusano e i gruppi del tifo organizzato. Si colora anche di rossoverde la vicenda della realizzazione del palazzetto dello sport, che sta creando non pochi problemi in seno alla Giunta del sindaco Leonardo Latini, spaccata su due progetti diversi, con una gara in corso e ovviamente attaccata anche dalle opposizioni.

IL FATTO. La situazione è deflagrata nei giorni scorsi, quando una anticipazione del Corriere dell’Umbria ha svelato un progetto parallelo per la realizzazione del palasport, diverso da quello per il quale il Comune di Terni ha indetto una regolare gara europea, vinta dalla Salc di Fabrizio Salini, con una offerta che è al vaglio di una apposita commissione di nomina comunale.

L’area adiacente al Foro Boario

Il progetto ‘a bando’ prevede la realizzazione del Palasport nella zona del Foro Boario, adiacente allo stadio, con tutti gli annessi e connessi e con un progetto per migliorare la viabilità. A tirare le fila di questo c’è l’assessore alle infrastrutture Enrico Melasecche. Il progetto svelato dal Corriere – e confermato un paio di giorni dopo da documenti ufficiali rintracciati dal capolista Pd a Palazzo Spada Francesco Filipponi, prevede invece una struttura da realizzare nella zona della ex Polveriera di Maratta. Nei documenti si parla di un accordo raggiunto fra l’assessore alle partecipate e bilancio Fabrizio Dominici e una cordata di imprenditori romani, ai quali avrebbe dato mandato di elaborare il progetto.

Entrambe sarebbero strutture polivalenti, cioè destinate a più sport e gli spettacoli, ma il primo – quello del Foro Boario – sarebbe in qualche modo connesso alla Ternana, che ne sfrutterebbe l’aria adiacente allo stadio, mentre l’altro ruota attorno al mondo del gaming,  il cosiddetto e-sport, ovvero i campionati di videogiochi, fenomeno in grandissima espansione anche in  Italia.

INTERROGAZIONI E SCONTRI. Mentre Dominici e Melasecche si mandano schermaglie a vicenda in Consiglio (Melasecche parla di ‘PalaFondazione Carit’, visto il finanziamento dell’ente e Dominici invece fa leva sui problemi di viabilità), Pd e M5S hanno puntato l’indice sul fatto che c’è una gara ancora in corso, visto che l’offerta non è ancora stata vagliata.

I dem parlano di sospetta turbativa d’asta: ” Vogliamo sapere, innanzitutto se è vero, che ben tre assessori della giunta Latini si siano recati dal dirigente dei Lavori Pubblici invitandolo a ritirare il provvedimento con il quale lo stesso dirigente ha nominato la commissione per procedere all’esame dell’offerta da tempo pervenuta al Comune di Terni, che se fosse vero si tratterebbe di una grande ingerenza della politica nella attività di gestione della direzione“, scrivono in una interpellanza.

Riteniamo inaccettabili alcuni documenti comparsi sui social con i quali alcuni assessori invitano a predisporre un progetto per la realizzazione del palazzetto dello sport, oltretutto utilizzando terreni pubblici, senza alcuna procedura di gara pubblica”, dice invece Thomas De Luca (M5s)

La giunta comunale

PROGETTO FERE. Melasecche rispondendo sul gruppo Solo le Fere, cita poi le parole di Ranucci, ex presidente della Ternana: “In un recente incontro con l’ex presidente della Ternana, poco prima delle dimissioni, sindaco presente, Stefano Ranucci ha dichiarato formalmente che la società era seriamente intenzionata ad acquistare il ‘Liberati’ per patrimonializzarsi e costruire accanto la foresteria, la nuova sede ed un altro campo per allenamenti. Ha anche dichiarato che non era più interessata a realizzare il ‘Ternanello’ proprio per concentrare gli sforzi sullo stadio e sui terreni immediatamente adiacenti. Il problema rimane ovviamente il valore, le procedure pubbliche obbligatorie per legge e, purtroppo, la situazione sul fronte sportivo”.

CENTRO COORDINAMENTO CLUB. Luciano Faustini, presidente del Centro Coordinamento Club, si schiera decisamente da parte dell’assessore alle infestrutture: “Qualcuno ostacola la realizzazione del Palazzetto dello Sport che potrebbe partire con un progetto approvato anche fra 3 mesi– scrive su facebook –   Il fatto che venga proposto di realizzarlo nell’area della Polveriera questa cosa non è fattibile; è un’area vincolata e stanno usando questo solo una perdita di tempo per depistare la realizzazione imminente presso l’area già predisposta  Terni perderà l’occasione ancora una volta di essere pari a Perugia e a Foligno che hanno il palazzetto da circa 30 anni. Sarebbe tutto pronto ma c’è chi ostacola non si capisce il perché siete vergognosi scandalosi senza ritegno”.

IL PASSATO. Sempre in un commento su facebook, sotto un link al profilo di Filipponi, interviene Tania Comanducci, già addetta stampa della Ternana C5 Femminile, che ricorda il progetto che a suo tempo la società dei Basile voleva realizzare: “La storia – scrive – è stata fatta dalla Ternana Femminile che ha buttato giù il progetto nel lontano 2011 insieme all’Assessore Bartolini. Era stato fatto un progetto serio, con fondi e soldi esclusivamente privati e che non aveva bisogno di aiuti dal comune ne per la struttura ne per adeguamenti urbanistici. Perché era una struttura in equilibrio e a misura della città. Poi la precedente giunta fece saltare tutto”.

Poi il discorso scivola su politica, rivendita degli spazi ad esercizi commerciali e vicende che hanno segnato la storia recente della città (“Dello sport infatti non si parla mai…anche perché se no si parlerebbe di chi ci giocherebbe dentro (per esempio l’unica squadra che milita in un campionato nazionale ovvero le Ferelle) o di chi lo gestirebbe (società sportive?))”. La sensazione è che non sia ancora finita.

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5 anni fa

Da ex amministratore: se un provato fa una proposta su un terreno pubblico (c.d. Polveriera) tramite il project financing, se l’amministrazione lo ritiene fattibile lo inserisce nel piano triennale delle opere pubbliche e il soggetto proponente entra poi in lizza con altri eventuali imprenditori interessati… possibile che ci sia tanta ignoranza in giro (ad esempio tra alcuni pseudo tifosi che vanno oltre le loro competenze ma anche tra gli addetti ai lavori che speculano sulla vicenda ?….)….
Magari fossero realizzati entrambi i progetti…

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5 anni fa

Il palazzetto al foro Boario rappresenta l’ottusità fatta progetto…anzi papocchjo…
Lo sviluppo si progetta dando respiro alla città, che si amplia, che crea percorsi senza auto …i nonni lasciamoli a piantare gli alberi..

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5 anni fa

…ma se siamo già in fase di valutazione dell’offerta migliore come si giustifica l’esistenza di un progetto parallelo? Chi mette i bastoni tra le ruote? Il sindaco non è in grado di far rispettare una decisione già presa dalla giunta?

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