Alle 20.30 rossoverdi al Riviera delle Palme. Nel 1981, l’ultima sfida nel vecchio impianto, rimasto tristemente famoso
Nonostante la lunga storia di confronti fra Sambenedettese e Ternana, una delle classiche del calcio di serie C (ma non soltanto), quello di stasera sarà solo il quinto match disputato nello splendido Riviera delle Palme. I primi 15 confronti (compresi 4 incontri di coppa) sono infatti stati disputati allo stadio Fratelli Ballarin.
Inaugurato nel 1931 ed initolato nel 1944 prima a Tommaso Marchegiani, calciatore locale morto in guerra colpito da una bomba, nel 1949 prese il nome dei fratelli Dino e Aldo Ballarin, giocatori del Grande Torino periti nella tragedia di Superga.
Lo stadio, vero e proprio simbolo del calcio rivierasco, è oggi in fase di demolizione ed è ricordato tristemente per il rogo che lo distrusse nel 1981: succede il 7 giugno, alle 17, pochi minuti prima di un Sambenedettese-Matera che avrebbe dovuto celebrare il ritorno dei rossoblù (in quella squadra allenata da Nedo Sonetti giocavano Walter Zenga, Nicola Caccia e Speggiorin), quasi 7 quintali di “striscioline di carta di giornale” portati la stessa mattina all’interno della gremitissima Curva Sud per festeggiare presero fuoco per via di un fumogeno e delle sigarette accese.
Ben 3 500 persone rimasero per diversi minuti intrappolate all’interno della Curva in quanto le chiavi dei cancelli di emergenza non furono subito trovate; molte di queste persone, nella calca formatasi per sfuggire dal fuoco caddero sul rogo e furono assalite dalle fiamme alte e minacciose che non poterono essere spente immediatamente a causa del mancato funzionamento dell’idrante più vicino.
L’incendio causò 2 morti e 64 feriti.Lo stadio non è mai stato seriamente ristrutturato ed è rimasto praticamente inutilizzato, salvo le partite della locale squadra di rugby, per un periodo.
L’ULTIMA DELLE FERE AL BALLARIN. Solo due mesi prima, il 4 maggio, la Ternana aveva giocato proprio in quello stadio, perdendo 3-2 un confronto tiratissimo conclusosi con l’espulsione di Malerba (la squadra era allenata da Giampiero Ghio) e incidenti fuori dallo stadio. Non bastarono le reti di Redomi e Montarani a garantire almeno un punto contro l’undici marchigiano.
Nel fotogramma, una immagine del rogo sviluppatosi in Curva
Che brutta serata