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L’ex rossoverde Santacroce e la farsa che umilia il calcio

L’ex difensore della Ternana testimone in campo della partita surreale che ha probabilmente sancito la fine del Pro Piacenza. Cronaca del match più assurdo della storia

Quello che è successo oggi pomeriggio allo stadio Fratelli Paschiero di Cuneo passerà alla storia. Non solo perchè è stato messo a segno il risultato più largo della storia della serie C  e quello del maggior numero di gol segnati nel minor tempo da uno stesso giocatore, ma anche perchè sarà ricordata a lungo – ed indipendentemente da quello che deciderà il giudice sportivo – come la pagina più nera del calcio italiano degli ultimi anni.

Succede che a Cuneo è di scena Cuneo-Pro Piacenza. La vicenda della squadra piacentina, dove militavano gli ex rossoverdi Ledesma e Nolè ve l’abbiamo raccontata: squadra sull’orlo del fallimento, tre gare saltate, la fuga dei giocatori ed un presidente, Maurizio Pannella, proprietario della Seleco (già da mesi in concordato fallimentare), che ha accumulato 800.000 euro di debiti in 6 mesi.

LA FARSA. Dopo la fine della sospensione delle gare, oggi pomeriggio, contro il Cuneo dell’ex rosoverde Fabiano Santacroce, il Pro Piacenza si presenta con 7 giocatori, tutti fra il 2000 ed il 2002, il minimo per scendere in campo. Senza allenatore – uno dei giocatori è indicato come tecnico – senza staff, senza medico, senza niente. Squadra ‘raccattata’ all’ultimo dal nuovo dg Carmine Palumbo.  Situazioni da dopolavoro: uno dei 7 è dovuto persino tornare a casa a riprendere la carta di identità ed è entrato al 17′ della ripresa. Così per arrivare a 7, viene spedito in campo il massaggiatore Picciarelli, che poi dovrà uscire – ironia amara – per infortunio. Tutto questo per evitare la radiazione che sarebbe scattata in caso di quarta rinuncia.

L’arbitro – il perugino Repace, figlio del presidente del Comitato Regionale Umbro della Figc – fischia l’inizio con 45′ di ritardo, dopo un consulto col delegato Figc e dopo 45′ il Cuneo vince 16-0, arrivando a 20-0 al 90′, perchè ad un certo punto ovviamente il Cuneo ha smesso di giocare. Hicham Kanis ha anche approfittato della situazione surreale per scrivere la storia del calcio in Italia: l’attaccante del Cuneo, di proprietà del Novara, è diventato il calciatore ad aver segnato più gol in una partitaSei gol in 28 minuti per diventare primatista del calcio italiano anche se in una partita del tutto sui generis.

TOMMASI. Il presidente dell’Assocalciatori Damiano Tommasi dice: “Ci sono norme etiche che vanno rispettate e spero si proceda all’esclusione al più presto. Il calcio di provincia è uguale per tutti, ma ci sono presidenti che vogliono entrare nel calcio professionistico, senza averne i mezzi. Tutta roba che noi abbiamo denunciato da tempo. Dopo tre partite già saltate, la quarta non è stata fatta saltare. Sento addirittura che avrebbe giocato il magazziniere e due ragazzi pare che non fossero tesserati in maniera corretta, si vede che c’è qualcuno che è interessato a farli giocare. Purtroppo le norme non sono sufficienti. Episodi come quelli di oggi non fanno bene a nessuno e a quanto pare la partita era anche quotata alle scommesse. Oggi è mancata la sportività, qualunque condizione di fare calcio, ed è una cosa grave”

GHIRELLI. Il presidente di Lega Pro Ghirelli ha parlato a Gianlucadimarzio.com: “Intanto voglio dire una cosa. Voglio chiedere scusa. Ripeto, voglio chiedere scusa a tutti. Il mio ruolo impone innanzitutto questo, perché oggi pomeriggio a Cuneo abbiamo vissuto una delle pagine più nere di sempre del nostro calcio. Il Pro Piacenza ha violato le norme di lealtà sportiva in maniera invereconda e domani, alla luce di questa violazione, deciderà il Giudice Sportivo. Noi siamo obbligati nient’altro che a rispettar le regole che ci sono. Sapevamo fosse un anno difficile, dobbiamo cambiare, riformare e soprattutto chiedere ancora una volta scusa. Domani, dopo che il Giudice Sportivo avrà emesso il suo verdetto, racconterò quanto successo nelle quarantottore antecedenti la partita”.

SANTACROCE. Lui, Santacroce, commenta su facebook: “E poi ci sono domeniche dove ti ritrovi così.. sul 13 a 0 nel primo tempo contro una squadra che gioca con 6 ragazzi di 17 anni e un dirigente come difensore centrale… senza parole.. Provo solo vergogna per chi ha reso possibile tutto ciò.. #tristezzainfinita  #nonèilcalciochesognavodabambino”.

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