Squadra al lavoro per una partita il cui valore sarà molto più importante del singolo match. E allora il tecnico prova a dare una spinta al gruppo alla sua maniera

Le condizioni meteo non buone hanno convinto l’allenatore rossoverde Calori e la società a spostare l’allenamento al campo del Terni Est, alla periferia cittadina. Buona presenza di pubblico e stavolta nessuna contestazione dopo la sfuriata di ieri.

La prima parte del lavoro, quella atletica e tecnica è meticolosa: ci sono i paletti e i birilli e il tecnico aretino è attento ad ogni minima cosa. Ma anche la partitella, anzi nelle due partitelle di breve durata, l’attenzione è massima.  Calori sa bene che al di là dell’importanza della Coppa Italia, che in questo momento può avere un valore relativo, uscire dallo stadio Rocchi con una sconfitta equivarrebbe ad alimentare di nuovo il clima acceso.

La fiducia della piazza  nei confronti della squadra è ai minimi termini e Calori vuole usare la partita di Viterbo non solo per valutare chi ha giocato meno, ma anche per dare una scossa ad un gruppo apparso stanco e lento. Da qui i continui stop durante la seduta e anche qualche affermazione colorita tipicamente toscana. “Mòvila la palla, che ‘un suda“, dice rivolto ad un giocatore rossoverde. Un invito sui generis a correre di più e a velocizzare anche i passaggi, così da rendere più fluida la manovra e mettere in difficoltà l’avversario.

Il gruppo pare aver recepito che stante anche la prossima chiusura del mercato, molte scelte passeranno anche da questa partita e dalle sedute di allenamento: si segnala anche un lungo colloquio tra Marilungo e Vives, due giocatori il cui destino in rossoverde è in bilico, per motivi diversi. Chissà che non esca dagli ultimi giorni di mercato una squadra rivoluzionata.