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Ternana, è una questione di testa: “I nostri avversari siamo noi stessi”

Tornano di moda le parole di di Carlo Mazzone, quelle pronunciate da Calori durante la presentazione. L’analisi del tecnico e del capitano, è chiara

Tornano in mente le parole di Alessandro Calori il giorno della sua presentazione a Terni: “Mazzone mi disse, in serie C ci vogliono gambe e gambe, in serie B gambe e testa, in serie A testa e gambe”. Al momento,  per quanto sta mostrando ed ha confermato la sfida con la Vis Pesaro, la Ternana ha problemi sia di testa che di gambe. Sovrastata atleticamente, tatticamente e anche sul piano della concentrazione.

Il capitano Marino Defendi e Alessandro Calori, però, analizzando la sfida nel dopogara, hanno una diagnosi specifica.

DEFENDI: NON SIAMO NOI.  Come al solito, a metterci la faccia è il capitano Marino Defendi,  il solo che a fine gara si p  presentato in mix zone per provare a commentare la sconfitta della Ternana contro la Vis Pesaro. La faccia era di quelle che parlano da sole. Defendi scuote la testa: “Non siamo questi, non so davvero cosa stia succedendo è una questione di testa, solo e soltanto di testa – spiega – Non andavamo con le gambe, sul piano fisico, ma è normale quando non va la testa non gira tutto il resto. Perchè non vanno le cose? Non lo so, dobbiamo fare un esame di coscienza, lasciare perdere tutto quello che ci gira intorno e concentrarci su questo”.

E sottolinea: “In questo momento i nostri maggiori avversari siamo noi stessi, dobbiamo uscire da questo momento. più ci penso e più mi innervosisco.  E’ questa qui la squadra? No, assolutamente”.

CALORI: TESTA PRIMA DI TUTTO. Anche Calori è chiaro: “La condizione fisica? Li  ho visti compassati anche mentalmente – spiega- non c’è determinazione ma non è una questione di voglia, devono tirar fuori tutto. Dobbiamo risolvere le questioni interne, non guardare le altre, dobbiamo cercare di diventare squadra. Nell’intervallo ho parlato, lo faccio sempre per dare delle indicazioni, sto cercando di far palleggiare la squadra, ma dobbiamo lavorarci. La partita va gestita, non dobbiamo per forza vincere subito. Non abbiamo grande fisicità, sulle seconda palle arriviamo spesso dopo gli avversari”.

Già, ma come diventare squadra? Come cambiare l’atteggiamento mentale? Defendi ha la soluzione: “Facciamoci tutti un bell’esame di coscienza e cominciamo a tirare fuori quelle cose che abbiamo fra le gambe…”

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5 anni fa

Se non avete capito che dovete tirar fuori le palle non lo capirete mai. Le dovevate tirar fuori già da tempo…ora sarà dura. In bocca al lupo

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