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La Ternana sottotono ed i 30 stoici dello stadio Druso di Bolzano

Nonostante la distanza, il giorno feriale e il freddo polare, erano lì a sventolare le bandiere. Ma il loro affetto non è stato ripagato

Chissà, probabilmente saranno partiti anche loro un giorno prima, come la Ternana.  Sta di fatto che ieri sera faceva un certo effetto vedere quei 30 tifosi della Ternana sugli spalti del Druso di Bolzano. Magari qualcuno sarà anche stato un ‘ternano in trasferta’ e quindi avrà fatto un viaggio più breve, ma certo, sobbarcarsi un tragitto sin quasi alle porte dell’Austria, un mercoledì pomeriggio qualunque è davvero sintomo di tanta passione.

Hanno sventolato con orgoglio la bandiera rossoverde ed incitato la squadra, sfidando le temperature polari dell’Alto Adige e speravano di tornare a casa con un risultato positivo. Invece sono tornati a casa con tanta delusione dentro, per una sconfitta forse immeritata, ma certamente provocata anche da alcuni errori di squadra.

La serie C non ha scalfito – sicuramente questa è una notizia di buon auspicio – la passione dei tifosi per questi colori rossoverdi, ma certo prestazioni come quella di ieri, con una squadra apparsa sottotono per oltre un’ora non aiutano ad alimentare la passione e quindi la voglia di mettersi in viaggio per chi non è costretto a farlo per lavoro. La tifoseria, capace di gesti d’affetto come questo, non merita prestazioni del genere. Nessuno chiede di vincerle tutte – sarebbe assurdo  pensarlo – ma prestazioni all’altezza certamente si.

Ad ogni modo, va sicuramente il merito e l’onore a questo gruppetto di stoici  – possiamo tranquillamente definirli eroi – presenti con la bandiera delle Fere nonostante la temperatura sottozero. Speriamo che la squadra tragga linfa anche da questa genuina passione.

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5 anni fa

I giicatori se li metti in campo senza senso e togli l’unica liro sicurezza, la difesa,dove fino sd ora hanno costruito il loro cammino, possono solo fare figuracce, contro squadre veloci ed organizzare. È uno solo il colpevole,ed anche i giornalisti devono farlo smettere di dargli e di fargli prendere sempre gli alibi. Chiedetegli il perché di queste sue scelte scellerate,qui se annamo avanti scusandolo manco secondi arrivamo

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