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L’ex Jimenez a Gianluca Di Marzio: “Ternana nel cuore, ma quei sei mesi…”

Fresco vincitore della Coppa del Cile, il fantasista sudamericano ripercorre col giornalista Sky gli anni italiani. E fra i ricordi rossoverdi ne spunta uno imbarazzante

El Mago è tornato a nascondere il pallone. Come faceva un tempo. Luis Antonio Jimenez, classe 1984, uno dei talenti più cristallini mai passati dal Liberati ha appena vinto la Coppa del Cile col suo Palestino e ora giocherà, per la prima volta nella vita la Copa Libertadores.

FURORE. A Terni arrivò sedicenne, a miracol mostrare, proprio dal Palestino, portato dall’allora dg rossoverde Paolo Borea, che fra le tante cose ben fatte, a terni riorganizzò per la prima volta il settore giovanile. Lo fece così forte che la Ternana, per la prima volta si guadagnò l’invito al Torneo di Viareggio dove Jimenez si mise in grande spolvero. Seguono tre stagioni e mezzo di grandi risultati, 88 partite e 24 gol, una serie A sfiorata nella celebre stagione con sei promozioni dalla B nella quale la Ternana di Mario Beretta chiuse settima, poi la serie A trovata, prima con la maglia della Fiorentina e quindi, dopo un ritorno a Terni senza giocare, ancora serie A con Lazio, parma, Inter e Cesena, con in mezzo una parentesi inglese al West Ham. Nel 2011, nel pieno della carriera, la scelta di trasferirsi nel campionato degli Emirati Arabi, dal quale è riemerso solo ora, per tornare in patria. Senza alcuna intenzione di smettere.

LONGARINI E LO STOP FORZATO. Gianluca Di Marzio, nel suo sito personale, lo ha intervistato proprio in occasione della vittoria nel ‘clasico’ cileno contro l’Audax Italiano che ha regalato la Coppa alla sua squadra 40 anni dopo l’ultima volta. E fra le tante cose ne rivela una inquietante: “Quando ero alla Ternana avevo pensato di smettere”. Ecco, se ripercorrete le righe del vostro cronista qui sopra, trovate la soluzione all’inghippo. Stagione 2006-07, quando Jimenez torna a Terni dal prestito in viola: “Mi ha costretto a rimanere sei mesi fermo dopo il prestito alla Fiorentina. Voleva che prolungassi il contratto di tre anni senza nessun motivo, io mi sono rifiutato e mi ha lasciato fuori squadra per sei mesi. Ero molto giovane, ho pensato anche di lasciare perdere tutto. Per fortuna mia moglie e mio fratello mi hanno aiutato in quel momento delicato”, racconta

Erano anni grami quelli, come il lettore tifoso sa bene e questa modalità era spesso utilizzata da quella gestione Longarini, talvolta dando vita a scene persino grottesche: “C’è stata la possibilità di tornare a Firenze un anno dopo: io ho fatto di tutto per tornare e Prandelli ha fatto di tutto per riavermi, ma c’era qualcuno che non mi ha voluto. Sarei rimasto più tempo a Firenze per fare più esperienza e per dare continuità a quello che avevo fatto i primi 6 mesi“.

TERNI NEL CUORE. Si vestì alla fine del biancoceleste laziale, ma il cuore rimase – ed è rimasto ancora – a Terni: “Sono legatissimo alla Ternana e ai suoi tifosi”, dice al sito del giornalista Sky. Intanto però dopo aver vinto due Scudetti e una Supercoppa all’Inter e parecchi trofei negli Emirati, si prepara al trofeo più importante per un sudamericano: “Ma non sono a fine carriera – conclude – Posso giocare ancora molto“.

Nella foto tratta dalla pagina facebook del Palestino, Luis Jimenez in  azione

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