Il club manager rossoverde: “Mio padre mi ha trasmesso la passione”. E svela il nome degli arbitri migliori in Italia
Anche il club manager Paolo Tagliavento è protagonista delle due pagine speciali che quest’oggi il Corriere dello Sport dedica alla Ternana. L’ex arbitro internazionale si racconta e racconta il suo rapporto con la squadra rossoverde. Galeotta fu la sua presenza al Liberati, tutto è nato da lì, da quegli allenamenti che quando ancora aveva il fischietto, l’ex arbitro svolgeva periodicamente allo stadio. A noi cronisti è capitato spesso di incrociarlo e naturalmente anche al presidente Ranucci
“La proposta è nata proprio in quelle circostanze – svela Ranucci –Se con De Canio è stato un colpo di fulmine, Tagliavento ci ha chiesto un po’ di tempo per metabolizzare“.Sul piatto c’era anche un possibile incarico nell’Aia, seguendo il solco di altri fischietti celebri. Tagliavento però ha scelto i rossoverdi: “Volevo essere concreto e serio con me stesso – dice – Quando c’è un bivio lo devi prendere bene, senza poi pentirtene. E sono orgoglioso della scelta fatta, a casa mia con un ruolo di responsabilità”.
TRADIZIONE DI FAMIGLIA. Tagliavento svela che i colori rossoverdi, da buon ternano, li ha sempre avuti dentro: “Sono tifoso della ternana da sempre– dice – sfegatato, al punto che in ogni trasferimento aereoporto-albergo sfoderavo il mio iPad, concentrazione massima e assente per qualsiasi altro tipo di attività. La partita della mia squadra del cuore evento imperdibile. Il virus lo ha trasmesso mio papà, ero un ragazzo quando la Ternana vinse a Cesena lo spareggio per la C1. Momenti indimenticabili. Mai mi sarei aspettato di essere coinvolto nel progetto“.
SI AL VAR. Tornando a parlare da arbitro, Tagliavento dice sì al Var: “Ha reso gli arbitri migliori – dice – Inizialmente ero contrario, ma alla prima direzione dopo la rivoluzione ho intuito che sarebbe stato impossibile rinunciarvi“. E segnala gli arbitri in rampa di lancio: “Maresca in serie A, anche se so che ai nostri tifosi non sta simpatico: tecnicamente è pronto per il definitivo salto di qualità. In serie B dico Fourneau“.
Hai ragione Elvira!
Lui ha espresso un giudizio personale e lei il suo ,ma non per questo è autorizzato offendere, si ricordi che in Italia c’è libertà del pensiero e parola !!!
Le persone che offendono sono inqualificabili
Ma la gente che offende Tagliavento perché non c’ha il coraggio de anda’ in sede a diglielo in faccia? Branco de conigli
Dopo che dici Maresca te si guadagnato un bel V…….lo . Il peggio del peggio