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Riccardo Zampagna, un “calcio alla rovescia” e una vita da ternano

L’ex attaccante della Ternana festeggia oggi 44 anni. Ripercorriamo la sua carriera e la storia con la maglia delle Fere

Per un ternano giocare nella Ternana è il massimo. Quando mi chiedevano cosa vuoi fare da grande, io rispondevo: voglio giocare nella Ternana“. Oggi, 15 novembre, la Terni sportiva e non fa gli auguri a Riccardo Zampagna, che spegne 44 candeline. Una carriera cominciata quasi per caso, tra mille problemi e sacrifici, che lo ha portato a calcare i campi più importanti d’Italia. Una storia davvero particolare per il ragazzo partito dai campetti di quartiere e destinato a mestieri usuranti, il ragazzo che andava in Curva Est a tifare i colori rossoverdi e che, magicamente, si è ritrovato ad indossare e a rappresentare.

PRIMI PASSI. Zampagna inizia a muovere i primi passi da calciatore con la Virgilio Maroso, squadra del quartiere di Borgo Rivo nel quale è cresciuto da piccolo. Da adolescente gioca con la maglia dell’Amerina in Prima Categoria umbra e a 20 anni decide di smettere per concentrarsi esclusivamente nel suo lavoro di tappezziere. Nel 1996 arriva la chiamata che gli fa cambiare idea: la Pontevecchio in Serie D. Quella fu la sua fortuna, perchè in una partita dei dilettanti contro la Narnese lo scopre Walter Sabatini, a quei tempi direttore sportivo della Triestina in Serie C2. Da lì la sua carriera da calciatore prende il via ed è una continua scalata verso la Serie B. Tra Arezzo, Catania, Brescello, Cosenza, Siena, Messina (con una parentesi a Perugia, dove colleziona solo due presenze) fino ad approdare finalmente  alla squadra del suo cuore.

AMORE ROSSOVERDE. La storia d’amore tra Zampagna e la Ternana è stata breve, forse troppo, ma caratterizzata da un’intensità fuori dal comune. Nella stagione 2003/2004 Riccardo segna 21 gol in campionato e le Fere sfiorano la Serie A. In quell’anno il Liberati è avvolto da una magia unica, con i ternani che esultano e gioiscono insieme a quel loro fratello, figlio della loro stessa terra. Un copione che sembrava già essere stato scritto da un regista di film romantici, con una trama perfetta che poi, però, purtroppo non si è trasformata in realtà. Il Messina a fine stagione lo riscatta alle buste e da quel momento il ragazzo partito dai campetti di paese diventa una vera e propria star del calcio italiano.

SERIE A E ALLENATORE. La strada per il successo è spianata e Zampagna, ormai trentenne, fa il suo esordio nel massimo campionato. Tra dubbi e perplessità iniziali, l’attaccante disputa 4 stagioni ad alto livello in Serie A con la maglia dei siciliani e dell’ Atalanta, diventando l’idolo delle tifoserie e contraddistinguendosi per gli straordinari gol in rovesciata. Questa sua peculiarità diede anche il nome al libro autobiografico che scrisse nel 2011 insieme al collega Ivano Mari, intitolato proprio “Il calcio alla rovescia“. La fase conclusiva della carriera da calciatore la trascorre in Serie B tra Vicenza e Sassuolo, con un ultima tappa alla Carrarese in Lega Pro.
Da allentore vince il campionato di Prima Categoria umbra con il Macchie nel 2014 e due anni dopo viene chiamato in Serie D a guidare la Voluntas Spoleto. Dopo una parentesi in Promozione ad Assisi, si divide tra Eccellenza e dilettanti nazionali sulla panchine di Trestina, Trasimeno e Orvietana.

 

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5 anni fa

Tantissimi auguri Riccardo ?

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5 anni fa

?Di questi giorni,auguri.

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5 anni fa

Auguri.

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5 anni fa

Auguri

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5 anni fa

Auguri Grande !!! ❤?

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