A Fano, come a Monza e prima ancora, a Verona sul campo della Virtus. La Ternana ha riscoperto il valore delle sostituzioni vincenti. Ed in partite difficili, come quella al Mancini, contro una formazione che si è rintantata nella propria area chiudendo i varchi, è stato fondamentale trovare gli uomini in grado di dare lo spunto giusto: l’ingresso di Salzano, lasciato inizialmente in panchina da De Canio per consentirgli di smaltire le fatiche accumulate, si è rivelato decisivo.
La freschezza dell’ex barese ha mandato in tilt la attenta ma stanca difesa marchigiana e lui è stato bravo a lavorare una palla buona al limite dell’area, capitalizzata con un tiro in porta, un preciso rasoterra che ha ingannato un non impeccabile portiere avversario.
COL MONZA. Lo stesso Salzano era stato decisivo, partendo dall’inizio, nella gara contro il Monza, quando ha servito a Frediani il pallone giusto: l’attaccante ex Parma in posizione di centrocampista si è tolto lo sfizio del primo gol in campionato, il quarto nella sfida contro i brianzoli. De Canio, fra le tante note positive di questo inizio di stagione può senz’altro mettere anche la grande risposta dei giocatori subentrati.
E PRIMA ANCORA. Come era già successo a Verona, sul campo della Virtus, quando col risultato ancora in bilico e la squadra avanti di un solo gol, c’è voluta una giocata del subentrato Nicastro per chiudere il conto e mettere in cassaforte una partita che si stava rivelando più difficile del previsto.