In una nota l’associazione spiega le ragioni dell’opposizione alla sentenza dell’organo costituzionale. Il gruppo organizzato di tifosi appoggia la società nella battaglia

Federsupporters, l’associazione a difesa dei tifosi, interviene con un duro comunicato sulla questione ripescaggi.

“Come era prevedibile e come Federsupporter aveva previsto– si legge nella nota a firma dell’avvocato Massimo Rossetti, Responsabile dell’Area Giuridico-Legale – le recenti decisioni del TAR del Lazio sull’argomento in oggetto mostrano come, ancora una volta, ci si trovi di fronte ad una” debacle” del nostro sistema calcio. Una situazione determinata da decisioni improvvide, incaute e palesemente contrarie ad ogni principio di corretta applicazione di norme e regole, di ragionevolezza e di comune buon senso. Decisioni assunte, con ogni evidenza, solo o prevalentemente, in nome di interessi economici contingenti, ispirati ad avidità e rapacità ( spartizione dei ricavi dalla commercializzazione di diritti audiovisivi da dividere tra 19 società anziché 22)

OPERATO DEL COMMISSARIO. Dispiace che ad avallare una siffatta soluzione sia stato il Commissario Straordinario della FIGC, nominato dal CONI.. Quel soggetto, cioè, che, come sancito dal TAR del Lazio, ha esorbitato dai suoi poteri-doveri,mentre, nella sua spiegata qualità, avrebbe dovuto garantire il pieno e rigoroso rispetto di norme e regole, in conformità e nella scrupolosa osservanza dei criteri di perizia, diligenza e prudenza. Nell’ordinanza del TAR del Lazio in data 23 ottobre scorso, che accoglie l’istanza presentata dalla Ternana Calcio, cui hanno aderito anche Siena, Novara e Pro Vercelli, si può, infatti leggere, a proposito dell’operato del Commissario che “ si evidenzia quantomeno uno scostamento degli atti adottati rispetto ai contenuti della delega” e, inoltre, che “ la riduzione dell’organico del campionato è stata operata nel mese di agosto, a pochi giorni dall’inizio dello stesso e, per addivenire all’immediata efficacia della nuova disciplina, è stato modificato, altresì, l’art. 50 delle NOIF che, proprio per garantire una certa gradualità nell’entrata in vigore di modifiche essenziali, quali quella adottata, prevedeva che ogni variazione dell’organico dei campionati potesse essere effettuata solo decorsi due anni dalla sua introduzione”.

“Ciò premesso – prosegue la nota –  allo scopo di evitare il prolungarsi di una- brutta- “ storia infinita”, posto che, in ogni caso, qualunque decisione vorrà essere assunta dalla FIGC, a seguito delle statuizioni del TAR del Lazio, tale statuizione sarebbe, comunque, sempre impugnabile dinanzi allo stesso TAR e, poi, ai sensi del Decreto Legge n. 115 del 5 ottobre scorso, al Consiglio di Stato, non resta che ricorrere ad un nuovo Decreto Legge”.

PRECEDENTE. Federsupporter cita poi il famoso precedente della stagione 2003-2004, che avevamo anche noi di Calciofere ricordato tempo fa:  “Quanto sopra, così come auspicato nel nostro Comunicato Stampa del 5 settembre scorso, dalle stesse Società ricorrenti e dalle Associazioni dei tifosi di queste ultime, avuto riguardo ad analogo precedente del 2003. In tale anno, in presenza del serio rischio di dover ampliare il Campionato di Serie B, allora a 21 squadre, portandolo a 22, 23 o 24 squadre,a Campionato ormai iniziato, a seguito dell’esito di separati ricorsi a TAR locali da parte di società retrocesse come il Catania, Cosenza, Genoa e Salernitana, fu emanato il Decreto Legge 19 agosto 2003, n. 220, poi convertito, con modificazioni, nella Legge 17 ottobre 2003, n. 280, che attribuì al CONI ed alla FIGC un potere straordinario per l’emanazione di atti, anche in deroga a proprie norme, che prevedevano, sempre allora, un organico della Serie B a 20 squadre, ampliando tale organico a 24 squadre. Ciò mediante il ripescaggio delle società ricorrenti, poi concretamente effettuato solo per tre di esse ( Catania, Genoa, Salernitana), alle quali fu aggiunta la Fiorentina“.

“Un analogo intervento legislativo, tanto più necessario oggi, se, come si apprende da notizie di stampa, la Lega di Serie B impugnerà dinanzi al Consiglio di Stato, ai sensi del Decreto Legge n. 115 del 5 ottobre scorso, anche contro la volontà della FIGC, l’ordinanza del TAR del Lazio del 23 ottobre scorso. Si consideri, poi, che l’ordinamento sportivo, pur riconosciuto nella sua autonomia e specificità, resta, pur sempre, un ordinamento settoriale subordinato a quello statale ed europeo. In specie laddove, come nel caso in esame, norme e decisioni dell’ordinamento sportivo vanno ad incidere su diritti soggettivi ed interessi legittimi, previsti e garantiti dall’ordinamento statale e da quello europeo. In particolare, tenuto conto che la Corte di Giustizia Europea ha avuto modo di stabilire il principio secondo cui ogni vicenda sportiva professionistica, incidente su tali diritti ed interessi, in specie con conseguenze economiche, ricade nella competenza del legislatore e delle giustizia statali.Questo con buona pace di alcune divergenti ed incaute affermazioni del Presidente della FIFA, Infantino, fatte in occasione dell’elezione di Gabriele Gravina alla carica di Presidente federale”.

RICOMINCIARE DA CAPO. E prosegue ancora Federsupporters: “Aggiungasi che la Corte Costituzionale (vedasi la sentenza n. 49 del 7 febbraio 2011) ha sancito che la tutela meramente risarcitoria, escludente quella ripristinatoria,è insufficiente quando si tratti di provvedimenti impugnati relativi all’affiliazione alle Federazioni o all’ammissione alle competizioni sportive, quando, cioè, si tratta dell’attuazione di fondamentali diritti di libertà, quali quello di svolgimento della propria personalità e quello di associazione. Peraltro, occorre riconoscere l’estrema difficoltà, nella fattispecie, di garantire una piena e totale tutela ripristinatoria alla luce delle recenti decisioni del TAR del Lazio. Il ripristino di un Campionato di Serie B a 22 squadre o, forse, anche più, essendo ancora pendenti alcuni giudizi relativi a dei ripescaggi, non solo ha incidenza su tale Campionato, ma anche su quello di Lega Pro: Campionati, d’altronde, già in corso e non da poco tempo. Occorrerebbe, dunque, ricominciare, come recita il titolo di una nota canzone, tutto da capo, sia in Serie B sia in Lega Pro. Impossibile ? Difficile ? Tuttavia, il ripristino della legalità violata questo impone o imporrebbe“.

RISARCIMENTI. Federsupporters poi tira in ballo la questione risarcimenti: “Resta, infine, da dire – proseguono che è ancora tutta da scrivere la pagina relativa al risarcimento dei danni, cagionati e cagionandi, da tale legalità violata. A questo proposito, è plausibile e prevedibile che conti molto salati verranno presentati ai danneggianti : siano essi Enti, quali la Lega di Serie B e la FIGC, siano essi persone fisiche, componenti gli Organi sportivi che, ad ogni livello ed a vario titolo, hanno concorso a decisioni e provvedimenti illegali. Né è da escludere che anche i tifosi delle società danneggiate vogliano prendere in considerazione l’ipotesi di agire in via risarcitoria contro i soggetti sopra menzionati, magari mediante Enti esponenziali dei loro diritti ed interessi collettivi, in specie quali consumatori ed utenti di spettacoli sportivi”.

ROCCA  ROSSOVERDE. Il gruppo organizzato Rocca Rossoverde, nell’appoggiare il comunicato di Federsupporters annuncia di sostenere la Ternana in questa battaglia: “Vogliamo complimentarci con la società – scrivono- per la tenacia con la quale ha portato avanti la battaglia per avere giustizia e vogliamo complimentarci con gli avvocati per la loro bravura professionale infatti la sentenza del Tar sottolinea come siano state accolte le istanze presentate dalla Ternana calcio.Un estate come questa credo che Ranucci e Proietti se la ricorderanno per tutta la vita ed anche noi tifosi”