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Tre umbri per le Fere: Vitali, Mennini e Nesta. Il ‘locale’ non va più di moda

Lorenzo Mennini, difensore della Ternana
Lorenzo Mennini, difensore della Ternana

Sempre più in calo l’utilizzo in prima squadra di calciatori nati in provincia di Terni o nella regione o cresciuti nel vivaio. Piccolo viaggio nelle ultime stagioni alla scoperta degli autoctoni e dei ‘nati’ rossoverdi che ce l’hanno fatta

Tommaso Vitali, portiere, da Avigliano Umbro; Lorenzo Maria Mennini da Assisi; Gianmarco Nesta da Narni. Nella rosa della Ternana 2018-19 figurano soltanto tre calciatori nati nella nostra regione e tutti e tre provengono dal settore giovanile. Dei tre, l’unico che ha speranze concrete di mettere insieme qualche gettone è il nipote d’arte (suo zio è Alessandro Nesta, ex Nazionale, giocatore di Lazio e Milan e attuale tecnico del Perugia).

Mennini è già tornato ad allenarsi con la Primavera di Ferruccio Mariani, mentre il ragazzo aviglianese è il terzo portiere e verosimilmente anche lui è destinato ad essere dirottato spesso con le giovanili. Un trend che si conferma, quello di non avere più giocatori nati e cresciuti sul territorio, per la Ternana, a cui si aggiunge il fatto che  che rarissimamente dalla Primavera qualcuno – indipendentemente dal luogo di nascita – riesce a fare il salto.

MERCE RARA. Negli ultimi 10 campionati (quindi dalla stagione 2008-09) il giocatore ‘autoctono’, inteso come nato in Umbria, col maggior numero di presenze in rossoverde  è Stefano Scappini, derutese di San Nicolò di Celle, che mette insieme 22 gettoni, uno in più del ternano Antonio Cardona, oggi presidente e giocatore del Ferentillo,  proprio nel 2008-09. Sono entrambi prodotti del settore giovanile, come Romeo Papini, che però è romano (ormai ternano acquisito) e in quell’anno di partite ne gioca 30. In quella stessa stagione giocano anche altri due prodotti del vivaio, uno in veste di secondo portiere, Pasquale Cunzi (2 presenze), altro ternano d’adozione ma di origine campana (oggi gioca nella Narnese) e uno di ritorno, Palmiro Di Dio, beneventano cresciuto nel vivaio rossoverde  (14 presenze).

Per trovare un altro umbro con un pò di gettoni bisogna arrivare  al 2011-12 ed  alle 10 presenze dello spoletino Stefano Giacomelli nella stessa stagione in cui gioca due partite (esattamente la prima e l’ultima) anche il portiere ternano Fabio Virgili. Poi più nulla: l’ultimo giocatore ternano ed anche uscito dal vivaio ad aver giocato una partita in campionato è Marco Boninsegni, appena arrivato a Spoleto, che Tesser fece debuttare nell’ultima giornata del campionato 2013-.14.

POCO O NIENTE. Nelle ultime stagioni più niente, con alcune situazioni paradossali, come il ternano Alessandro Piacenti e l’umbertidese  Carlo Camilli, arrivati a fare il terzo portiere in una età nella quale erano già fuori da qualunque possibile utilizzo nelle giovanili o ragazzi portati in prima squadra giovanissimi come il narnese Nicolò Canalicchio, classe 2001, voluto da Pochesci che però poi mai lo ha schierato e che oggi è comunque in prestito al Parma.

Da allora più niente sul fronte degli umbri, mentre dal settore giovanile sono emersi l’esterno Leonardo Sernicola, di Civita Castellana, 9 presenze fra  il 2016 ed il 2017, poi rapido passaggio a Fondi,una buona stagione a Matera ed oggi in attesa di debuttare in serie A nel Sassuolo e l’attaccante Ignazio Battista. Per il resto solo qualche gettone sporadico.

Nella foto dell’ufficio stampa della Ternana Lorenzo Mennini

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