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“Meritiamo la B, mercato senza debiti, pagheremo tutti gli stipendi”

Stefano Bandecchi
Stefano Bandecchi, patron della Ternana

Il patron della Ternana Stefano Bandecchi parla a Radio Cusano Campus. “Fiduciosi per il ripescaggio, fatta un’ottima campagna acquisti, onoreremo gli impegni”.

Con tensione, ma anche con attenzione e fiducia. Tra pochi giorni, il Collegio di garanzia del Coni deciderà sulla serie B a 19 o a 22 squadre ed anche sul ricorso presentato dalla Ternana contro le sentenze degli organismi federali che annullavano il divieto di ripescaggio per le società con recenti penalizzazioni per illeciti amministrativi, la cosiddetta “sentenza Novara“, per intenderci. Stefano Bandecchi, patron della Ternana e di Unicusano, torna a parlare alla radio del’ateneo, esprimendosi proprio su questa cosa. Ma affronta anche altre questioni.

SCHIAFFI, INGIUSTIZIE E SERIE B AMERICANIZZATA. Secondo Bandecchi, le partite da affrontare sono due: quella del ritorno della B a 22 e quella dell’accoglimento del ricorso con il quale la Ternana chiede che si torni alle norme di ripescaggio decise a maggio. L’obiettivo, per Bandecchi, resta il ritorno in B. “Obiettivo – dice – che, a mio avviso, ci è stato rubato, portato via. Per quello che penso io, noi stiamo vivendo una gravissima ingiustizia. Io spero che questo torto sarà lavato dalla giustizia, che il 7 settembre il Collegio ripristinerà. In questo momento la Ternana non è solo stata rapinata e messa sotto schiaffo, ma anche il mondo dei dilettanti e la Lega Pro, che nessuno ha rispettato. La Serie B ha iniziato il campionato a 19 squadre, creando una situazione per me inspiegabile“. Parla di regolalamenti ignorati e anche del rischio della nascita di una serie B che sembra chiusa, “americanizzata, senza promozioni o retrocessioni.

“ACCETTEREMO OGNI DECISIONE, PURCHE’ CHIARA”. Bandecchi auspica il ritorno della B a 22 squadre sprattutto per una questione di giustizia. “Io credo che dopo il 7 nessuno potrà parlare. Se noi perderemo questa partita, dovremo stare zitti. Io però vorrei stare zitto perché chi mi dirà come mai e perché, me lo farà per bene. E quindi come mai e perché non è toccato a noi.  Se la giustizia sarà ripristinata, noi saremo in serie B. Il presidente Frattini (Franco Frattini, presidente del Collegio di garanzia del Coni, ndr) parla con molta chiarezza, e ho capito tutto quello che ha detto. Quindi capirò anche quello che dirà il 7, nel bene o nel male. Spero nel bene, ma se non sarà nel bene, sarà perché non ce lo saremo meritato. A quel punto faremo il nostro campionato di serie C, perché lui ci avrà spiegato il perché. Rivela anche: “Non abbiamo fatto il diavolo a quattro e non abbiamo chiesto di essere ripescati nel momento in cui potevamo esserlo, prima ancora che si stabilisse il campionato a 19. Noi non l’avevamo chiesto perché, nel rispetto della legge, sapevamo che il 7 settembre ci sarebbe stato poi un parere in merito. Quindi non sarebbe stato utile forzare. Se lo avessimo fatto, e chiesto l’inizio del campionato di serie B con il ripescaggio a 22 squadre, se avessimo chiesto di sospendere quello di C, i giochi sarebbero stati chiusi. E oggi sono ancora aperti solo grazie alla Lega di C e di D, al presidente della Lega Pro Gravina che io ringrazio ancora, ai presidenti dei Club di queste Leghe, che hanno appoggiato questa richiesta e fermato i campionati di C e D. Questi tornei si sono fermati in attesa del giudizio del 7 settembre proprio per permettere, nel caso in cui il tribunale deciderà che il campionato di serie B dovrà essere a 22 e che i ripescati saranno i club X, Y e Z, ad alcune squadre di essere reinserite nei campionati di D, ma solo perché quello di C non è iniziato. Se i campionati fossero iniziati il 25 agosto, non saremmo qui a parlare di ripescaggi ma solo di danno subito“.

PARADOSSO VERGOGNOSO E COMICO. Il patron torna ancora sulla situazione in generale venutasi a creare con questa serie B a 19 e pure sulla giustificazione, più volte fornita dal presidente della Lega di serie B Mauro Balata per giustificare il calo del format a 19, legata al fatto che con meno squadra diminuirebbero i rischi di fallimento per le società. “Siamo di fronte a un paradosso incredibiledice Bandecchi – che se non fosse vergognoso, sarebbe comico. Il campionato a 19 è stato fatto perché se ci sono troppi club, qualcuno fallisce: è un’altra cosa ridicola. Sarebbe come dire che in Italia dobbiamo aprire solo cinque negozi, altrimenti gli altri falliscono. La lezione d’economia che ho avuto ad agosto mi ha fatto capire che forse è il caso che io vada a vivere definitivamente nel Regno Unito“.

NIENTE DEBITI, MA GARANZIE PER GLI STIPENDI. Ternana, dunque, pronta a riprendersi la B per ripescaggio, in quanto società solida e rispettosa delle regole. E lo è tutt’ora, anche dopo la campagna aquisti portata avanti in estate con investimenti significativi. “Posso rassicurare la tifoseria e i ternani – afferma l’imprenitore livornese – che il club ha fatto acquisti ma non ha fatto debiti. A oggi sono già a disposizione tutti gli stipendi per i prossimi 10 mesi, quelli di luglio e agosto sono già stati pagati, e credo che forse siamo l’unica squadra ad averlo fatto. Di questo ne faccio un vanto organizzativo. Stiamo rifacendo lo stadio, e ringrazio le società che ci hanno lavorato. Sono soddisfatto di ciò che stiamo facendo. Poi sarà il campo a dire come stanno le cose. Ormai sono diventato un po’ ultrà e mi aspetto di vincere sul campo“.

UNA SQUADRA FORTE. Il patron è fiducioso, sul rendimento della nuova Ternana nata in estate. “Sono contento che i giornali parlino bene della nostra campagna acquisti, merito del lavoro del ds, del tecnico e del presidente Ranucci. È stata una campagna difficile perché non sappiamo ancora in quale campionato giocheremo, anche se a oggi è la serie C. Abbiamo fatto una squadra abbastanza forte in C e accettabile in B. Se il 7 saremo ripescati, avremo slot liberi per inserire altri giocatori, quelli necessari per fare una discreta serie B“.

 

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